Conoscere come batte il tuo cuore, per prevenire le patologie cardiovascolari, che nelle donne sono la principale causa di morte. Ma pochi lo sanno. Per tanti motivi.
Per saperne di più, per approfondire il tema della cardiologia di genere, che vuol dire anche conoscere i fattori di rischio, Cooperazione Salute (mutua sanitaria di Confcooperative), Confcooperative Lombardia assieme alla Commissione Donne Dirigenti Cooperatrici Lombardia hanno promosso e organizzato a Pavia l’evento “Come batte il tuo cuore – medicina di genere: focus sulla cardiologia”, che si è svolto lunedì 15 aprile nella sede della Camera di Commercio pavese.
Cooperazione Salute, che conta circa 360mila iscritti, di cui quasi 60mila in Lombardia, sta promuovendo una serie di eventi sulla medicina generale, anche a livello territoriale. Nella nostra Regione si è deciso di affrontare questo tema, parlando dei problemi cardiovascolari rapportati al genere. “E’ sempre più necessario, in un’ottica di miglioramento di personalizzazione e appropriatezza delle cure, sapere come le malattie cardiovascolari si manifestano in maniera diversa fra uomini e donne, così come riconoscere come i fattori biologici, psicologici e sociali influenzano la salute. Questo comporta anche un vantaggio per le persone e una maggiore sostenibilità del SSN”, ha sottolineato in apertura del convegno Valeria Negrini, vicepresidente di Cooperazione Salute e presidente di Confcooperative Federsolidarietà Lombardia.
Per Giuliana Baldin, coordinatrice Commissione dirigenti cooperatrici lombarde Confcooperative e presidente Federsolidarietà Confcooperative Milano e dei Navigli, “è importante fare formazione e informazione anche per le imprese cooperative, che sempre di più sono attente al benessere di chi lavora al loro interno. L’organizzazione di questo evento si muove in questa direzione”.
Il dott. Enrico Baldi, cardiologo del Policlinico San Matteo di Pavia, ha parlato della cardiologia di genere ed è intervento illustrando le basi: “L’interesse sulla medicina di genere e sulla cardiologia è cresciuto molto negli anni – ha sottolineato durante il suo intervento – Le donne sono sottorappresentate negli studi scientifici e questo crea una disparità”. Perché significa avere meno dati a disposizione per cure e trattamenti.
Anche se i dati dicono chiaramente quanto sia importante questo tema: le malattie cardiovascolari sono la causa principale di morte delle donne e responsabili del 35% delle morti del sesso femminile. Il dott. Baldi ha evidenziato quali sono i fattori di rischio, quelli generali e più conosciuti (come obesità, diabete e fumo), ma anche quelli meno conosciuti, come l’ansia e la depressione che aumentano il rischio e la mortalità di patologie cardiovascolari, soprattutto nelle donne.
La dott.ssa Serenella Castelvecchio, cardiologa dell’IRCCS Policlinico San Donato si è soffermata, in particolare, sulle patologie cardiologiche più comuni nel periodo di vita che precede la menopausa. E parlando di alfabetizzazione sanitaria ha sottolineato come le donne che sono le principali interessate di malattie cardiovascolari sanno veramente poco di questo tema. Mentre la dott.ssa Stefania Guida, cardiologa del Policlinico San Matteo di Pavia ha acceso i riflettori, in particolare, sulle patologie cardiologie in menopausa, periodo della vita di una donna che rappresenta una fase di cambiamento, che si associa ad un incremento del rischio cardiovascolare.
Sono stati Anna Manca, vicepresidente Confcooperative, coordinatrice nazionale Commissione dirigenti cooperatrici e presidente di Confcooperative Liguria e Giovanni Carrara, presidente di Confcooperative Milano e dei Navigli, a chiudere con i loro interventi questo convegno, con cui si è fatto un po’ più luce sul tema della cardiologia di genere.